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Il Presìdio Slow Food del sale marino di Trapani

Gli elementi essenziali per la nascita del sale: l’acqua del mare, il sole e il vento.


La produzione del sale avviene durante il periodo estivo, in particolare nei mesi di luglio e agosto. Si compiono circa tre raccolti, a seconda delle condizioni climatiche (un’ultima raccolta può essere realizzata anche nel mese di settembre). Il sale marino di Trapani, rispetto agli altri sali da cucina, contiene più potassio, più magnesio e una quantità minore di cloruro di sodio.



Ciò che differenzia il prodotto del Presidio dalla versione industriale è il metodo di “coltivazione”, ma soprattutto la lavorazione. Il sale del Presidio è raccolto a mano dal salinaio. Nella produzione industriale, invece, la raccolta è fatta con strumenti meccanici e, nella fase della lavorazione, il sale può subire procedimenti di raffinazione e aggiunte di altri sali minerali. Quello del Presidio invece è integrale. E’ più umido e grigiastro. I produttori artigianali sono pochi e poco organizzati. Così il loro sale ha difficoltà commerciali e non riesce a reggere la concorrenza con il prodotto industriale e con quello di miniera, il cosiddetto salgemma. Inserire il sale nel progetto dei Presìdi significa anche far circolare maggiore conoscenza attorno a questo ingrediente. Significa proporlo alla ristorazione e ai consumatori e fare in modo che prodotti come questo siano usati anche nella produzione di formaggi e salumi di qualità.

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