Battuta al coltello di Fassona piemontese (Presìdio Slow Food) con piccola cheesecake di barbabietole e polvere di lamponi dei Monti Cimini di Massimiliano Biaggioli
Racconta Massimiliano: "avrò avuto si e no dieci anni ed ero già affascinato dai lamponi, li avevo visti in una pubblicità su un giornale. Chiesi subito a papà se potevamo piantarli in giardino, ma rimase solo un sogno nel cassetto. Poi si cresce, si conosce il mondo e si comprende che è più piccolo di quanto si immagina. Stavo a Londra e casualmente ho iniziato a mangiare lamponi tutti i giorni. Incuriosito ho iniziato a studiarli, ho visitato vivai e coltivazioni. Mi chiedevo se fossi stato capace di prendermi cura di tutto questo perché era solo una passione mai affrontata a livello professionale. Più ci pensavo e più il progetto prendeva vita. La mia famiglia aveva un giardino in una località collinare. Tornato da Londra, ho convinto i miei del mio progetto e mi hanno permesso di rispolverare quel sogno e realizzarlo insieme. E’ stato l’inizio di una storia meravigliosa"
L’azienda, nata nel 2011, alle pendici della Faggeta dei Monti Cimini, non si è fermata ad una semplice coltivazione dato che si è subito specializzata nella trasformazione di lamponi in composte a basso tenore zuccherino, con varianti uniche e distintive come quella al lampone, lavanda, cannella, limone, zenzero, cardamomo e peperoncino che Massimiliano tiene a precisare: “sono composte, non chiamatele marmellate!”. E poi la sperimentazione; oggi l’azienda produce composte aromatizzate agli agrumi, alla vaniglia, alle spezie, fino ad arrivare ai sorprendenti abbinamenti con peperoncino e lavanda. Profumati zuccheri rosati, polvere e sale al lampone, da utilizzare in pasticceria ed in cucina.
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